Assicurazioni sanitarie: Ecco perché in Italia sono indispensabili
Tempi di attesa infiniti del Ssn, ticket sempre più cari, visite specialistiche ed esami privati costosi; La sanità pubblica già di per se in crisi, con la pandemia del 2020 è stata definitivamente messa in ginocchio.
Queste le motivazioni principali che stanno portando gli italiani a stipulare una polizza sanitaria che copra le spese mediche.
Ma cosa intendiamo quando parliamo di polizze sanitarie? Si tratta di polizze con un funzionamento di base simile a quello di tutte le assicurazioni; la polizza salute copre, a seconda della configurazione, le spese mediche relative a ricoveri, interventi chirurgici, visite specialistiche ed esami di alta diagnostica. Senza tralasciare le diarie ovvero quelle indennità giornaliere che vengono concesse per ogni giorno di ricovero, convalescenza o ingessatura.
Si tratta quindi di un contratto privato tra cliente e compagnia assicurativa che, a fronte del pagamento di un premio annuo, copre tutte le spese mediche in base a specifiche clausole contrattuali, fino alle cifre e ai massimali concordati in sede di stipula.
La compagnia rimborsa totalmente (o paga direttamente, a seconda della prestazione) qualora ci si affidasse ad un centro medico convenzionato mentre si avrà un rimborso parziale qualora ci si rivolga a centri non convenzionati dalla compagnia.
I tempi biblici del Ssn portano le persone ad affidarsi ai centri privati ma la prevenzione rischia di diventare un bene di lusso tant’è che il 20% delle persone rinuncia ad esami e visite di controllo principalmente perché non se li può permettere; altra alta percentuale invece, negli ultimi 3 anni, si è indebitata per far fronte a spese mediche irrinunciabili*.
Ecco perché nel 2018 si sono superati i 2,9 miliardi di euro in materia di assicurazioni sulla salute, dato che continua ad aumentare, e segno che gli italiani, oggi, puntano più che mai sulle polizze sanitarie.
*fonte: settimo rapporto di Banco Farmaceutico